Distrect Museum

Il progetto interessa l’area attualmente occupata dai capannoni del Mercato Ortofrutticolo in prossimità del porto turistico a Pescara.
Un’area che ha consolidato la sua autonomia funzionale contribuendo al vigore del confine esistente tra la città e il mare in questo brano di tessuto urbano. Un’area conflittuale, di tensione, di discontinuità. L’obiettivo è quello di influenzare fortemente il contesto urbano attraverso l’innesto di un “batterio”, producendo un evento di cui non si è in grado di misurare immediatamente gli effetti. Come nei meccanismi biologici, così anche la città viene intesa come un insieme di organismi funzionanti/edifici funzionali e l’impianto di batteri altro scopo non ha che quello di curare le malattie che affliggono lo sviluppo urbano.
Piastra a mare. Per rendere permeabile la linea di separazione tra città e porto, il progetto prevede una piastra che ingloba attività urbane e portuali, mantenendole tuttavia distinte e si fa supporto del collegamento pedonale fra la riviera nord e quella sud, prevista con il nuovo ponte. Organizzata alla stessa quota urbana, consente la riappropriazione del porto e del mare da parte della vita cittadina.
La varietà degli episodi architettonici, la ricchezza delle prospettive visuali, l’alternanza di vuoti e di pieni, di aree verdi, di specchi d’acqua e circuiti ciclabili, di rapporti tra interni e esterni rendono la piastra una nuova centralità urbana in grado di interpretare l’identità della città mediterranea.
dM. Il progetto recupera le principali volumetrie esistenti affidando loro funzioni direzionali, ricettive ma soprattutto culturali. I capannoni, infatti, ospiteranno attività espositive e il complesso diventerà un DISTRETTO dei MUSEI che contribuirà a fare di Pescara un fulcro della rete internazionale di scambi culturali, di esposizioni, di circolazione di opere e idee nel mondo dell’arte contemporanea, del design, dell’architettura spingendo Pescara ad acquisire un ruolo nella rete delle città d’arte nel mondo.
Tendenze di questo tipo sono già visibili; gli ultimi anni hanno visto l’organizzazione di mostre di arte contemporanea (Fuori Uso) e architettura (Toyo Ito: made in Italy). La nuova centralità ospiterà, dunque, un Museo del Design, un Museo di Arte Contemporanea, un Museo di Architettura, un Museo dell’Artigianato Abruzzese.
Il progetto prevede l’affiancamento di Auditorium, Sale Congressi, Laboratori per le creatività emergenti, un Centro Servizi, il potenziamento della Stazione Marittima.
Musei virtuali
L’esperienza progettuale, anche se in fase preliminare, trova il suo momento di verifica nell’elaborazione virtuale del dM. Non solo nell’approfondimento del contenitore, ma sarà possibile visitare on-line il contenuto dei musei con percorsi espositivi e approfondimenti.
Il Museo del design virtuale è il primo test in fase di ricerca ed elaborazione che nel breve termine sarà in rete.